Un weekend a Malaga tra arte, vintage e tapas

Dopo quasi tre giorni trascorsi a Granada mi sono spostata in bus verso Malaga per passare gli ultimi due giorni in Andalusia. Pensavo fossero sufficienti per visitare con calma la città ma Malaga mi ha letteralmente sorpresa con la sua invasione di musei e centri culturali, tanto che ho dovuto organizzarmi per cercare di vedere il più possibile!

Dopo un giro nella sua maestosa Cattedrale mi sono diretta verso il Museo Picasso (una delle più importanti attrazioni della città) e poi verso la Casa Natale di Picasso, probabilmente più interessante sotto alcuni punti di vista. Dopo questa prima immersione nella storia e nell’arte del pittore malagueño mi sono fermata in un piccolo bar della Piazza dedicato a Bruxelles (La Calle de Bruselas) e poi in uno dei tanti charity shop di Cudeca sparsi per la citta, affacciato anch’esso su questa bella piazza.

Ho inziato un breve giro vintage prima di riperdermi tra i bar e ristoranti del centro storico di Malaga ma il mio pensiero era rivolto alla visita dell’indomani mattina all’Alcazaba, fratello minore dell’Alhambra di Granada ma non per questo meno affascinante.

Fortunatamente aveva smesso di piovere e ho potuto godermi una bella passeggiata all’interno di questo edificio in stile arabo da cui si può godere di una bellissima vista della città e ovviamente delle sue spiagge.

Nel pomeriggio ho continuato il mio giro culturale fermandomi prima al Museo Carmen Thyssen dove si possono ammirare soprattutto delle bellissime opere di artisti andalusi che hanno dipinto spesso scene di vita quotidiana tipiche di quest’area della Spagna; poi ho proseguito il mio giro del centro storico alla scoperta di negozietti locali e ovviamente ancora tanto vintage.

Prima di passare al vintage vi segnalo due negozi che ho amato tantissimo, entrambi nel centro di Malaga: uno è El Altarcito, bellissimo negozio che vende prodotti artigianali e alimentari direttamente dal Messico; l’altro è Arabesque con tantissimi capi e accessori handmade in stile etnico che ho adorato!

Ho continuato poi il mio giro culturale al mattino seguente dirigendomi prima al Centro Cultural de la Malagueta realizzato intorno alla Plaza de Toros dove era in corso una bellissima mostra (gratuita) sul fotografo di moda (e non solo) Jean Marie Périer e poi al Centre Pompidou di Malaga, a due passi dal Porto. Qui ho scoperto che la bellissima collezione permanente era chiusa al pubblico per lavori di restauro del Museo ma ho scoperto un’artista favolosa Sophie Calle, le cui opere erano invece esposte in una collezione temporanea. Da lì direzione quasi obbligata i ristorantini del Muelle Uno, dove si può osservare il viavai di turisti a spasso lungo le banchine del porto, sorseggiando una birra locale e gustando le favolose tapas andaluse!

Prima di lasciare Malaga ho fatto però anche una capatina alla zona di Soho, nota per la Street Art (è possibile vedere alcune opere di TV Boy…anche se quella dedicata a Picasso è stata distrutta) e perdersi nei mercatini di handmade di questa zona che è diventata molto di moda negli ultimi anni.

VINTAGE A MALAGA

Se Malaga mi ha sorpreso per l’enorme quantità di musei, devo dire che anche a vintage è messa più che bene! I due store di Península Vintage valgono entrambi una visita approfondita perché si possono trovare dei bei pezzi e a prezzi adeguati.

Altro preferito (forse potrei dire IL preferito) è Epoca Vintage and Second Hand dove ho trovato vintage degli anni 50 e 60 e alcuni pezzi etnici particolarmente interessanti (è quello dove ho acquistato di più ma i prezzi sono molto corretti e ci sono delle chicche che meritano davvero!)

Anche a Malaga, come in quasi tutte le città spagnole, c’è un Flamingos Vintage Kilo: negozio di moda americana che vende al kilo e dove spulciando tra i tantissimi capi di abbigliamento è facile trovare pezzi incredibili per pochi euro (esempio: ho speso 20 euro per un abito vintage e una djellaba marocchina vintage favolosa!!)

Altro negozietto interessante dove però la qualità è leggermente più bassa ma è necessario ravanare pesantemente per trovare capi interessanti a prezzi molto convenienti è Mosaico Vintage; ho scoperto che ce n’era uno anche a Granada ma quello me lo sono perso!

Uno dei negozi che avrei voluto tanto visitare ma che ho trovato chiuso in entrambi i giorni in cui ci sono passata è Entrecosturas: nella mia ricerca online sembrava un posto meraviglioso ma nella realtà non sono riuscita a visitarlo (se qualcuno di voi lo conosce fatemi sapere com’è davvero, sperando che non abbia chiuso i battenti).

DOVE MANGIARE A MALAGA

Tapas: Pez Lola, Pepa y Pepe, Gorki e ristoranti del Muelle Uno

Churros: imperdibili quelli di Casa Aranda

Teterías: adorabile quella di San Augustín, di fronte all’omonimo convento e a due passi dal Museo Picasso.

DORMIRE A MALAGA

Malaga è piena di hotel e i prezzi sono mediamente più alti rispetto a Granada ma posso consigliarvi l’Hotel California (il nome la dice lunga…) per il buon rapporto qualità-prezzo, ottima posizione e soprattutto…un arredamento vintage nella zona lobby e colazione davvero da perdere la testa!

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