Correva il terribile anno 2020 quando io e mia sorella decidiamo di farci un weekend a Istanbul: i noti fatti del 2020 erano alle porte e ci sono voluti ben tre anni prima che riuscissimo finalmente a fare questo viaggetto insieme.
Per entrambe era la prima volta, quindi ci siamo lanciate alla scoperta di questa città meravigliosa con stupore e curiosità, e ne siamo rimaste a dir poco affascinate.
In due giorni e mezzo abbiamo cercato di vedere il più possibile iniziando dal quartiere di Eminonou dove siamo andate a visitare la splendida Suleymaniye Cami (al contrario del Marocco in Turchia le moschee sono visitabili anche per i non musulmani seppur con il capo coperto e senza scarpe). Non lontano da questa meravigliosa moschea si trova il Nova Café dove abbiamo approfittato per una copiosa e deliziosa colazione turca (che fa anche da pranzo!) e per farci immortalare in abiti antichi con una splendida vista sul Bosforo!
A pochi passi si trova il Bazar egiziano, detto anche Bazar delle spezie, dove avremmo continuato a mangiare se non fosse che eravamo già decisamente sazie; ma alla vista di tutti quei dolci e venditori di tè e caffè turchi e di dolci zuccherosi di ogni tipo non abbiamo resistito e abbiamo fatto un assaggino!
(Ovviamente ci sono bastate poche ore per diventare addicted di caffè turco e tè turco!)
Da qui ci siamo spostate a piedi verso il famosissimo Gran Bazar, in un edificio storico meraviglioso, mercatino pulsante di Istanbul pieno di cianfrusaglie e ottime copie di brand di lusso ma dove se si fa attenzione si possono scovare anche interessantissimi negozietti di vintage turco e dell’Asia centrale da perdere la testa! I prezzi sono decisamente accessibili, soprattutto dopo divertenti conversazioni con i venditori a base di tè turco e lunghe negoziazioni! Qui si trovano anche tanti antiquari interessanti, e negozi di tessuti tradizionali meravigliosi, motivo per cui vi consiglio di non darlo per scontato ma di passarci il tempo necessario.
Nel pomeriggio ci siamo spostate verso Galata, quartiere molto vivace (forse il mio preferito) per una visita alla famosa Galata Tower da cui ammirare una splendida vista sulla città soprattutto al tramonto, ma anche perché questa è decisamente la zona del vintage di Istanbul!
Tra le stradine impervie i negozi di vintage si susseguono e molti di questi sono davvero interessanti.
Tra tutti vi cito Eleni Vintage, robivecchi pieno zeppo di cose in cui vale la pena prendersi del tempo a ravanare come se non ci fosse un domani; Rampada Vintage con una bella selezione vintage da uomo; Baston Vintage con ottima selezione di occhiali, gioielli e kimono vintage; Public Vintage 2 piani pieni di abiti e accessori selezionati con gusto (anche qui occhiali, borse e kimono top, ma anche i capispalla in pelle meritavano!); Underground Vintage negozio di street style anni 90 in stile londinese; Rima Vintage specializzato in occhiali da sole e da vista vintage; Grandma Vintage, con tante chicche davvero interessanti.
Ma il mio preferito si trova in una stradina perpendicolare alla via commerciale principale di Istanbul Istiklal Caddesi: si chiama By Retro e si trova in un enorme seminterrato pieno zeppo di vintage, in cui è facile perdersi per quanto è grande! Qui c’è semplicemente di tutto e per me è in assoluto il mio preferito!
Sempre sulla grande arteria commerciale e possibile veder sfrecciare l’antico tram rosso della città (e anche farci un giro se vi va!) ed è anche consigliato fare un salto da Koska per assaggiare il dolce turco per eccellenza (la baclava) e per fare un po’ di acquisti culinari (caffè e tè in primis ma anche dolci ovviamente!).
Abbiamo concluso questa lunga giornata al ristorante Antiochia dove il piatto di meze turche ci ha dato grandissima soddisfazione!
Il secondo giorno invece lo abbiamo dedicato alle visite importanti nell’area di Sultanahmet: dopo una veloce colazione (non turca stavolta!) ci siamo dirette verso la famosa Moschea Blu (Sultanahmet Cami) davvero sontuosa e piena di fascino, soprattutto alla sera quando le sue cupole azzurre sono tutte illuminate. Da lì ci siamo poi dirette verso la mia moschea preferita, Hagia Sophia, per me un sogno che si è realizzato: è intensa ed emozionante come me l’aspettavo anche se ovviamente piena di turisti il che rovina un po’ l’atmosfera. Forse meno d’impatto dall’esterno rispetto alla Moschea Blu, ma all’interno è sicuramente una delle più potenti che abbia mai visitato.
Terza tappa della giornata, Cisterna Basilica, un’antica cisterna romana sotterranea dove i giochi di luce e le sculture esposte sul percorso rendono la visita decisamente più interessante.
Ultima fermata il Palazzo Topkapi, un tempo residenza del sultano ottomano e centro amministrativo dell’impero ottomano fino al 1856. Le stanze aperte al pubblico sono un vero museo di storia ottomana e vale decisamente una visita.
Una cosa che mi ha abbastanza colpita a Istanbul è che non ci sono ingressi contingentati, biglietti acquistabili online saltafila, per cui le ore in attesa di entrare in questi posti meravigliosi è spesso lunga ed estenuante. Per visitare questi quattro edifici ci abbiamo messo una giornata intera, con file spesso anche di un’ora.
Alla fine di questo tour de force ci meritavamo sicuramente la famosa pida (tipica pizza turca) di Bitlisli Sirkeci! Ma soprattutto ci siamo meritate un paio di ore di relax nel bellissimo bagno turco Cagaloglu Hamami dove ci siamo concesse trattamenti e massaggio per chiudere in bellezza il nostro soggiorno a Istanbul!
Ultima coccola: la cena con vista Moschea Blu illuminata da Hamdi.